Pubblicato il 25/04/09 - aggiornato il  | 3 commenti :

Quanti euro vale il nostro blog?

Ci sono diversi siti web-based in cui si calcola il valore di un blog a partire da dei dati puramente informatici come il numero di link, il numero dei feed o il Page Rank; a tale proposito vedi l’articolo su Stimator. Qui voglio analizzare la cosa in termini di puro denaro; naturalmente avverto che si tratta di una analisi non corroborata da pareri di esperti ma che comunque  ha una sua logica e che porterà a risultati sorprendenti.

Gli esperti finanziari per determinare il valore di un’azienda usano diversi metodi tra loro apparentemente incongruenti ma che spesso giungono a risultati molto simili.

  1. METODO PATRIMONIALE – si basa sulla valutazione analitica di ogni posta attiva e passiva rettificata con eventuali plusvalenze o minusvalenze. Il valore è dato dalla semplice formula K=A-D essendo K il valore dell’azienda, A l’ammontare complessivo degli asset e D quello dei debiti.
  2. METODO FINANZIARIO – si basa sulla determinazione dei flussi finanziari che l’azienda è in grado di generare in futuro
  3. METODO REDDITUALE – si basa esclusivamente sui redditi che riesce a produrre un’azienda

Esistono anche metodi misti che in questo caso non è il caso di considerare. E’ chiaro che per un blog non è applicabile il metodo patrimoniale in quanto sostanzialmente non ha poste attive facilmente individuabili come immobili, giacenze di magazzino, crediti verso clienti, ecc. E’ difficilmente applicabile anche il metodo finanziario in quanto riesce difficile calcolare esattamente quanti soldi se ne potrà ricavare in futuro. Non resta quindi che il metodo basato sul reddito, che tra l’altro è molto usato anche per determinare il valore delle società quotate in borsa.

Prendendo proprio lo spunto da come viene calcolato il valore di una società a partire dalla sua quotazione azionaria possiamo seguire quella falsariga per applicarlo ai blog.

Naturalmente il vero valore di un bene o di un servizio e quindi anche di un’azienda o di un blog è dato dal punto in cui riescono a incontrarsi domanda e offerta. Chi vende sarà sempre portato ad aumentarlo, chi compra a fare il contrario.

Il valore dipende anche dalla situazione economica generale e da quella particolare riguardo la categoria di bene trattato.

Ritornando al paragone con la Borsa Italiana il valore di una società quotata può essere determinato dalla sua capitalizzazione complessiva; spesso però vediamo, durante operazioni di acquisizione che questo dato viene completamente ignorato e il valore viene determinato dal reddito annuo moltiplicato un certo fattore dipendente dalla congiuntura.

Se una società produce utili  per un milione di euro l’anno il suo valore sarà allora di 12-13 milioni, essendo il fattore moltiplicativo pari a 12-13. Questi sono i numeri medi che vengono usati nella maggior parte dei casi.

Questo valore corrisponde ad un tasso di interesse virtuale del 7,7 – 8,3 %, decisamente superiore al tasso ufficiale di sconto perché bisogna tener conto anche del fattore di rischio.

Ritornando al blog quindi per calcolarne il valore con questo metodo bisogna calcolarne le entrate annue e moltiplicarle per 12-13.

Se abbiamo un blog che ha un programma di affiliazione AdSense che frutta per esempio 500€ al mese cioè 6.000€ l’anno, moltiplicando per 12-13 otteniamo che il nostro blog vale 72.000-78.000€.

Al posto di 500€ mettete la cifra che ricavate mensilmente dal vostro blog e otterrete approssimativamente il suo valore finanziario.

Questo concetto vale per blog che hanno una indicizzazione molto buona e che generano reddito da articoli che sono ben posizionati nella SERP di Google. Parlo di blog che, anche se non fossero pubblicati post per un certo periodo di tempo, continuerebbero comunque ad avere una redditività quasi immutata.



Per blog che invece vivono su notizie contingenti e che quindi hanno bisogno di continui aggiornamenti il fattore moltiplicativo dovrebbe necessariamente diminuire. Un discorso a parte meriterebbero i feed del blog che potrebbero essere considerati  come una sorta di avviamento di impresa.

Noi blogger abbiamo un piccolo capitale senza rendercene nemmeno conto! Forse bisogna pensare a tutele come polizze assicurative. Pensate un po’ se il blog sparisse improvvisamente per nostra colpa o per colpa altrui?

Sarebbe un danno non solo morale ma anche economico. Chissà se le assicurazioni sono già attrezzate per proporre polizze di questo tipo Smile.

Nel caso in cui uno si decidesse a venderlo ci sarebbe però qualcuno pronto a comprarlo? e poi a quelle cifre?Smile



3 commenti :

  1. Bel post! Davvero molto interessante...

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  2. Grazie Daniele, fa sempre piacere ricevere attestazioni di questo tipo :-)

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  3. Questo articolo ha ormai quasi dieci anni, pensa a quanti contenuti hai postato dopo di questo! alla fine hai assicurato il tuo blog? :D

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